70 mq: un bagno in più e irregolarità della pianta ben risolte

Da un lay-out "difficile" per le irregolarità della pianta a un progetto più moderno e funzionale: nella casa di 70 mq da un bagno se ne sono ricavati due, e la camera è stata divisa dal soggiorno con un'originale quinta, che la scherma quando serve la zona notte senza però creare un effetto di chiusura degli spazi.

Silvia Scognamiglio
A cura di Silvia Scognamiglio, Fotografa Cristina Fiorentini
Pubblicato il 13/02/2017 Aggiornato il 04/09/2018
70 mq: un bagno in più e irregolarità della pianta ben risolte

Un’abitazione di dimensioni contenute e con rilevanti irregolarità della pianta è stata ripensata secondo criteri distributivi più contemporanei e improntati a una migliore fruibilità degli ambienti per ricavare un bagno in più e migliorare gli spazi. Le irregolarità della pianta – dovute a “incastri” non sempre lineari con l’unità immobiliare confinante – anziché essere di ostacolo diventano uno dei punti forti e caratterizzanti del progetto. Tra le principali esigenze risolte, quella di ampi spazi conviviali (all’interno e fuori sul terrazzo), elementi divisori salvaspazio e scorrevoli, oltre a quella di creare un dialogo molto diretto tra zona giorno e camera matrimoniale e la disponibilità di un secondo bagno; soluzione – quest’ultima – che assume grande importanza per la vivibilità dell’appartamento perché uno dei due ambienti di servizio rimane così a uso esclusivo della zona notte. La prevalenza dei toni neutri, dal bianco al beige, alle essenze chiare del legno – con effetti tono su tono – dà agli ambienti un carattere sobrio, ma anche caldo e accogliente.

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  • La zona conversazione del living, illuminata dall’alto da una sfera luminosa (Maisons du Monde), è arredata con un divano ad angolo (Campeggi), rivestito in tessuto grigio sartoriale: cuscini e tappeto (creazioni Mirella Acciai) apportano all’ambiente una nota cromatica calda, rafforzata anche dall’essenza color miele del parquet in rovere (Listone Giordano). Il tavolino con piano in vetro temperato è Element di Calligaris. Una grande libreria su disegno a ripiani è inserita in nicchia dietro lo schienale dell’imbottito.
Nel soggiorno le maggiori irregolarità della pianta…

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L’IDEA GIUSTA: Sfruttare il pilastro per definire le zone

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  • Nel living il pilastro portante scandisce la divisione tra la zona conversazione  e l’ingresso, dove è stato ricavato l’angolo relax, arredato con tre classici del design: chaise-longue e coffee table anni ’20 e la lampada contemporanea a braccio orientabile, che arriva anche a illuminare il divano. La libreria lungo la parete funge da elemento di raccordo tra le due aree funzionali e soprattutto è inserita in una nicchia che risolve l’irregolarità della pianta rendendola invisibile. Sul lato della zona conversazione, il mobile tv è della serie Leon di Horm.
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    Il living è caratterizzato da tre profondità “in scala”, dovute all’irregolarità della pianta, che definiscono altrettante rientranze, pensate anche per inserire gli arredi; una cornice perimetrale ribassata consente l’incasso dei corpi illuminanti.

 
Arredi di design

 

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  • In cucina la zona pranzo è arredata da un tavolo artigianale con piano in legno massello sagomato disposto al centro dell’ambiente e da una credenza con ante vetrate (Cristalliera DB000081 Dialma Brown): i due elementi sono accomunati da linee rustiche e finiture shabby in bianco opaco; la sospensione è realizzata da Mirella Acciai con tessuto fantasia di Veloma

     

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  • Nelle rinnovata  distribuzione, la cucina occupa ora  l’ampio ambiente all’estremità dell’abitazione, dove una portafinestra dà accesso diretto al terrazzo. La zona operativa è tutta concentrata in linea su un’unica parete. In cucina la composizione (di Ernestomeda) in laccato beige opaco ha basi sospese e una doppia fila di pensili che sfruttano tutta l’altezza della parete per contenere. Il pavimento della cucina è della serie Neutra di Casamood, quello del terrazzo Tecnoquarz di Lea Ceramiche. I mobili esterni sono di Pircher.

 

 Due zone pranzo: in & out
La scelta di sistemare il tavolo da pranzo nel grande ambiente della cucina abitabile è certo dovuta a ragioni pratiche e di spazio, ma anche all’intento di dare all’area conviviale una connotazione più familiare, ben diversa da quella che avrebbe nel living o in una sala da pranzo separata. La comunicazione diretta con il terrazzo offre poi il vantaggio che, nella bella stagione, la zona pranzo raddoppia all’aperto ed è comodamente raggiungibile dalla cucina. All’esterno, il tavolo rettangolare allungabile è sistemato in posizione centrale: lo spazio si presta allo scopo in quanto coperto da una tenda che ripara da pioggia e sole, protetto lateralmente da una barriera vegetale e pavimentato in gres effetto pietra. 

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La zona notte parzialmente schermata

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  • Uno degli intenti del progetto è stato quello di conservare le divisioni interne ma di renderle più flessibili: la camera da letto, collegata con il living, rimane così parzialmente a vista grazie a una separazione “permeabile” che, in parte vetrata e schermata da veneziane, lascia filtrare la luce tra i due ambienti. A destra della quinta si apre invece il vano che introduce al disimpegno, riproporzionato in altezza da una controsoffittatura in cartongesso. Nella camera matrimoniale prevale un certo gusto orientale, reinterpretato dall’architetto: dalla quinta schermata da veneziane al parquet chiaro, dal letto con piano rete molto basso (Diamond di Molteni & C.) all’armadio con ante scorrevoli suddivise a fasce orizzontali decorate (di Move). Le tre sospensioni tubolari in corrispondenza delle lastre vetrate della quinta sono il modello Pop P07 di Oty Light.

IDEA DA COPIARE: Quinta vetrata con veneziane per una divisione parziale 

Al posto del tramezzo preesistente è stato realizzato un sistema integrato formato da una porta scorrevole interno muro il cui pannello, quando viene chiuso, va ad appoggiarsi a una quinta caratterizzata da una particolare struttura composita. È costituita infatti da quattro setti murari di spessore 12 cm, distanziati di circa 30 cm uno dall’altro: nell’intervallo sono stati inseriti vetri stratificati di sicurezza privi di telaio. Questi ultimi, a tutta altezza, sono stati “murati” ricorrendo a un sistema basato su fasce fermavetro verticali in cartongesso, applicate sulla faccia interna di ciascuna delle spalle in muratura. Il tutto viene poi stuccato e rifinito con la tinteggiatura, in modo tale da mimetizzarli con la muratura. 

Schermatura flessibile 
Per garantire la necessaria privacy alla camera, ai vetri della quinta sono state aggiunte tre tende veneziane, realizzate su misura. Formate da listelli orizzontali orientabili di alluminio da circa 1 cm di profondità, sono montate sul lato della stanza da letto, nella distanza tra un setto e l’altro.

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  • Da uno a due bagni: un “raddoppio” reso possibile grazie a uno studiato incastro di volumi. Entrambi gli ambienti di servizio sono arredati con elementi salvaspazio e su misura, sfruttando in modo strategico le luci e riflessi degli specchi. Il mobile lavabo, che integra un bacino di forma allungata, sfrutta la profondità di circa 35 cm della nicchia. Sopra, la specchiera senza cornice che copre anche l’angolo è completata dall’applique Gradi di Cini & Nils. I sanitari sono di Catalano, i rivestimenti in gres a parete della serie Neutra di Casamood

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  • Nel bagno principale uno studiato gioco di riflessi tra lo specchio sopra il lavabo, la porta trasparente della stanza e l’anta specchiata della doccia in muratura amplia visivamente le dimensioni effettive con effetti trompe-l’oeil. Le due sospensioni sono di Gruppo Targetti.
Da un bagno se ne sono ricavati due

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Il progetto in pianta con demolizioni e costruzioni

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Come è cambiata la distribuzione
Il lay-out dell’abitazione è stato completamente ridisegnato, demolendo tutti i tramezzi preesistenti e ricostruendoli secondo criteri distributivi differenti. Il nuovo assetto ha dovuto comunque adattarsi alle irregolarità della pianta, formate dall’andamento dei muri perimetrali che alternano rientranze e sporgenze. I cambiamenti maggiori hanno riguardato l’ampliamento del living inglobando il locale ripostiglio; l’inversione di posizione tra la cucina e la camera (ora comunicante con il living); la realizzazione di un secondo bagno attrezzato anche con un piccolo spazio lavanderia. Al posto della zona cottura preesistente, è stata ricavata una cucina abitabile in un locale indipendente.

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Progetto: arch. Claudio Corsetti, Roma www.clointeriors.it 
Foto: Cristina Fiorentini

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